ALCUNI PRINCIPI CHE MI HANNO AIUTATO A CRESCERE
Da ragazzetto non ero abituato a dare il 100% nelle attività che “dovevano essere fatte”, davo il massimo solo in quelle che avevo piacere a fare. A quei tempi giocavo a pallacanestro e non è mai stato un problema allenarmi, giocavo sia quando in palio c'era il primo posto in classifica in campionato o l'ammirazione di chi veniva al campino: mi andava di farlo e lo facevo perché mi piaceva.
Come per molti altri, i problemi nascevano quando dovevo fare le cose che andavano fatte “per forza”, come i compiti per casa, l’imposizione di determinate regole, trovare la pazienza di aspettare per ottenere cose che non potevo procurarmi con le mie risorse.
I miei genitori mi hanno sempre detto che l’impegno e la costanza sono entrambi due elementi fondamentali da applicare in tutto ciò che si deve affrontare nella vita: questione di mentalità .
Sui 23 anni mi ritrovo a toccare il fondo, devo ripartire da zero, la pallacanestro era solo un passatempo al quale dedicavo un pomeriggio alla settimana giocando al campino.
Ormai la cosa su cui più ero concentrato era la musica, e pezzi come “Git Up, Git Out” degli Outkast mi ricordavano quello che mi ripetevano a casa i miei genitori e a scuola gli insegnanti:
“Se non ti dai da fare i risultati non piovono dal cielo”
C’erano aspetti della mia vita in cui mi impegnavo (ad esempio nel lavoro di tutti i giorni), ma altre in cui la mia pigrizia mi impediva di fare progressi. Dentro di me ho sempre avuto la voglia di essere una persona migliore, ma la vera competizione è sempre stata prima con me stesso.
Col passare del tempo persi nuovamente il controllo su me stesso; qualche chilo di troppo, non riuscivo ad esprimermi, facevo fatica a relazionarmi col mondo esterno.
L’avere smesso di fumare e le esperienze negative che avevo collezionato mi avevano reso le idee chiare su quello che volevo e quello che NON volevo per me e poco prima che partissi per l’Olanda nel 2006, su un’emittente locale andava in onda una trasmissione condotta da Roberto Re ed aveva come ospite Roy Martina. Si parlava di motivazione, crescita personale e venivano condivisi pensieri e pratiche indicate ad ottenere maggior equilibrio nella vita in generale.
Da allora ho sempre cercato di approfondire con lo studio e con la pratica quello che definisco lo sviluppo della mia persona, sia per quanto riguarda la salute, le relazioni, l’aspetto professionale e quello finanziario. Sono più che mai convinto che sia un peccato che la scuola non trasmetta questi principi; personalmente, se ne fossi venuto a conoscenza prima, la mia vita avrebbe potuto prendere una direzione diversa, forse non mi sarei addentrato in qualche vicolo cieco, per uscire dal quale ci sono voluti tempo e fatica.
Il mio impegno ancora oggi è questo: continuare ad imparare e mettere in pratica i principi che possono rendere migliore la mia vita, quella di chi mi sta accanto e cercare sempre la possibilità di mettermi alla prova per arrivare a conoscermi meglio.